articolo di Rita Blanchard, Casco Bianco a Karungu (Kenya)30 Giugno 2019 Ciao a tutti amici! è da un po’ di tempo che rimando la scrittura di questa quarta puntata e penso sia soprattutto perchè stanno
articolo di Rita Blanchard, Casco Bianco a Karungu (Kenya)30 Giugno 2019 Ciao a tutti amici! è da un po’ di tempo che rimando la scrittura di questa quarta puntata e penso sia soprattutto perchè stanno
Mafuiane è un villaggio di 5000 anime nel sud del Mozambico, dove presto verrà inaugurato un nuovo ospedale pediatrico. L’accesso alle strutture sanitarie è un problema presente pressoché in tutta l’Africa e ad
L’ospedale è stato inaugurato e, nonostante la corsa a ostacoli della settimana precedente, è andato tutto bene. C’erano proprio tutti quel giorno: il governatore, il curandeiro, il regolo e il capo del villaggio,
Da leggersi tutto d’un fiato. Sono le 7.00, è da un’ora che sento Mimmo andare avanti e indietro sul selciato, è saturo. Sta organizzando il lavoro, rivedendo i conti, telefonando a destra e
Dennis ha intercettato la mia espressione stranita quando sul colectivo diretto a Lima il mio vicino di viaggio ha attaccato bottone chiedendomi quanti figli avessi. Quando poi l’anziana signora del mercato che da
Ho davanti un foglio bianco e mille parole che mi volteggiano nella testa. Non riesco a dargli un ordine perché come al solito, sono veicolate dai sentimenti. Sono qui da soli quattro giorni.
Venerdì, giorno di terapie per i miei pazienti delle Periferie. Esco sola. Ocopilla è pericolosa, dicono, è il quartiere malfamato di Huancayo. Eppure, io cammino con tranquillità, ho con me solo l’occorrente per
Scuola a Mafuiane significa anche Salute! In un villaggio dove ancora gran parte della popolazione si lava nelle acque del fiume, beve acqua non trattata e contrae facilmente malattie infetto-contagiose, parlare di igiene
Un salto in lungo oltre l’oceano Il modo migliore di fare un passo in avanti nella vita e decidere che strada prendere dopo la laurea a volte è quello di farne uno di
Credo che prima di partire le domande che più di frequente mi ponevo erano: Mi sarei ambientata? Sarei stata all’altezza? Avrei sentito la nostalgia di casa? Sarei stata in grado di superarla?